C’è uno spettacolo più grandioso del mare, ed è il cielo, c’è uno spettacolo più grandioso del cielo, ed è l’interno di un’anima.
(Victor Hugo)
Ero indecisa sullo scrivere o meno questo post di riflessione. ma mi sembra un atto dovuto, una catarsi dell'anima (mia) che, altrimenti, introiettando certe sensazioni negative, non ne trarrebbe alcun giovamento.
Quindi vi prego di soffermarvi un paio di minuti a leggere. solo così contribuirete a farmi stare in pace con me stessa.
A 40 e mezzo (non di febbre eh), ancora credo nella magia del Natale. non necessariamente nella magia della nascita (su questo ancora sto riflettendo),ma nella gioia di un momento dell'anno che contribuisce a farci stare bene.
Ora, io so che ci sono persone che non stanno bene. un'amica blogger mi ha raccontato di sè e del suo brutto momento. La zia ha problemi seri di salute. L'amica del cuore è sul filo del rasoio. Eppure a Natale si tende al sorriso, alla pace, alla serenità.
E allora vi pare che ci sia gente che soppesa il valore dei doni ricevuti? che si offende perchè si aspettava di più? che se la prende perchè il colore del maglione è di una sfumatura più scura di quello che voleva? ed ancora peggio: sul web, sui forum, persone che chiedono al mondo il prezzo di un oggetto per confrontarlo con il valore di quanto regalato? E sono risentite se lo scambio non è stato di pari valore?
Ma cos'è? Un mercato? Una corsa allo scarto? Un pretendere e un doveroso donare senza ritegno?
No, non parlo in prima persona. Ma sono molto amareggiata per quello che leggo e che sento.
E mi sale la rabbia (che non mi appartiene). Perchè vorrei gridare al mondo che i doni sono ben altri e che vanno ben oltre un incarto (per giunta dannoso per l'ambiente).
Scrivere questo post è un modo per me per esorcizzare l'amarezza che mi lasciano certi atteggiamenti e certe persone.
Natale per me è sentire gli amici, ricevere la mail di Giovanna con la speranza di rivederla, sapere che Laura sta bene e che le mie
felice serata