Racconti di vita frugale, di autoproduzione, decrescita, riciclo, decluttering e downshifting , che sono parole spesso citate nei miei post. Uno stile di vita semplice, progetti creativi e di vita di una famiglia assolutamente sperimentale e di due bambine. Idee che dalla mia testa finiscono su queste pagine. Gocce di vita, esperienze e ricette da condividere e da copiare! Benvenuti in questo mondo!

mercoledì 30 marzo 2016

il decluttering della mente

sebbene i giorni passati di festa siano stati vissuti lentamente, è difficile riadattarsi ai ritmi quotidiani. quell'oretta in più di sonno ristoratore al mattino è stato un toccasana per il corpo e la mente. ma non è stato sufficiente, almeno per quanto mi riguarda, a dare quella carica per la ripartenza. allora mi sono presa un paio di ore tutte per me. i medici consigliano 30 minuti, la psicologa che ci ha valutato al lavoro soteneva che ne bastassero solo 15. io ho abbondato e di ore me ne son prese 2.
due ore di relax totale, del fare nulla, del pensare alle cose positive.
ho carburato accendendo due candele dall'aroma rilassante e mi sono concentrata su di me. ho praticato quello che viene definito decluttering della mente che, vi assicuro, è un vero toccasana anche per lo spirito.
ho incominciato a respirare profondamente, quel respiro profondo che induce alla calma.
ho pensato a quanto ho fatto ed alle cose da fare, imponendomi di raggiungere i miei obiettivi un passo alla volta, senza affaticarmi.
ho cercato di definire le priorità, di ricercare l'essenziale e di mettere da parte il superfluo, fatto di pensieri ridondandi , dei quali si può fare tranquillamente a meno.
ho scritto nella mente un diario fatto di pensieri in pillole. ho ringraziato Dio, a cui ancora non ho dato un nome proprio, per tutto ciò che mi ha offerto. ho le mie figlie, che sono la mia più grande ricchezza, il mio paradiso in terra, che hanno un valore così inestimabile da essere annullato.
ho il mio mare, azzurro, ma anche verde e grigio, che mi insegna ogni giorno quanto la natura sia potente e degna di rispetto. ho una famiglia e pochi amici, ma veri, su cui posso contare. ho tempo, TEMPO, per me più di quanto avessi potuto immaginare da bambina vedendo mia madre sempre impegnata a lavorare. il tempo è necessario, visto qualitativamente e vissuto nel quotidiano.
 ho una casa, imperfetta, incompleta, vorticosamente in movimento, dove nulla è sempre al solito posto, ma che parla di chi la vive. anche le pareti graffiate e scarabocchiate raccontano qualcosa. e c'è ancora il dono del fare, non del saper fare. non vorrei definirmi vanitosa, non lo sono affatto. il dono del fare, del fare da sè, del produrre e del condividere. e non per ultima considerazione, l'amore nei confronti della natura, per quale sono ancora una figlia impura, dovrei migliorare quello che cerco di fare e di trasmettere alle mie figlie: il rispetto, il non spreco, la cura per le cose che madre natura ci offre. mi sono imposta di camminare, di lasciare la macchina se non per lo stretto necessario. ho la possibilità di farlo, vicino al mio amatissimo mare. la decisione più dolorosa, ma consapevole, che ho preso è quella di lasciare andare alcune persone con i loro ricordi passivi, che mi rubano i pensieri e mi rabbuiano i momenti belli. è ora. lo sento. beh, non vi annoio ulteriormente, in fondo..è l'ora del thè! medidate anche voi, appena potete, quando potete.



sabato 26 marzo 2016

ma com'è la Pasqua in una famiglia sperimentale e dowshifter? - qualche anno fa me lo sarei chiesto anche io!



è vero! me lo sono chiesto tante volte, prima di diventare dichiaratamente downshifter!
da quando ho fatto il grane passo di sicuro la Pasqua NON è andare al super per saccheggiare uova e colombe. a questo abbiamo sostituito il riciclo delle uova di..plastica! abbiamo messo da parte negli scorsi anni un esiguo numero di uova di plastica, di quelle che si trovano nelle uova di cioccolata e che contengono la sorpresa. le riprendiamo e le riempiamo di cose piccole..e possibilmente edibili!
beh..di solito incominciamo da qui..e queste diciamo che sono le nostre tradizionali uova di pasqua!
ma la celebrazione sta soprattutto nello stare insieme, nel fermarsi un attimo, nel dedicare del tempo ai bambini. nel fare una sopresa al risveglio offrendo alle mie figlie una colazione..regale!
stare insieme è terapeutico, fare, creare, manipolare ed impastare..come abbondandemente discusso nel post in basso:)
ed ancora decorare la casa dei sogni che sa un pò più di primavera, anche se oggi qui piove :(
riprendere la corona di paglia regalo dei miei amatissimi bambini ...
ridare una nuova vita ad una coppia di uccellini di gesso..
raccogliere qualche fiore e metterlo in bellavista..
portare in primo piano il coniglio di pezza destinato al macero...
e scambiare due chiacchiere con l'angelo di legno che tanto mi piace guardare..
eppoi ancora organizzarsi con le amiche e gli amici, scambiare quattro chiacchiere, bere un tè inglese in una teiera altrettanto..anglosassone..
vi piace? l'ho scambiata..ovviamente;)
e se poi arriva la collega che ti omaggia di prugne allo sciroppo?? goduria! purtroppo è rimasto questo:)))
 e sempre di forma ovale si tratta!
siate grati. fermatevi un attimo. pensate a qualsosa di bello. sorridete. buona pasqua!



giovedì 24 marzo 2016

facciamo insieme le cullure?

oggi, se siete d'accordo, prepariamo insieme le cullure.
La cullura è una ciambella intrecciata diffusa nell'Italia meridionale.
Il termine cullura deriva dal greco antico κολλύρα (kollura) che significa corona.
la cullura  simboleggia l'abbondanza e la fertilità.
E' tradizione sentita, dalle mie parti, preparare questi dolci nella settimana che precede la Pasqua. siccome da oggi sono in ferie, mi sono prodigata anche io, seguendo la ricetta della nonna!
ho preparato la verione dolce, ma ne esiste anche una salata che accompagna i salumi ed i formaggi.
per preparare le cullure ho utilizzato:
  1. 200 grammi di zucchero
  2. 600 grammi di farina
  3. 5 uova
  4. la scorza di un'arancia e di un limone non trattati
  5. 1 bustina di lievito
  6. 100 grammi di burro
  7. 100 grammi di olio evo
  8. codine di zucchero per decorare
  9. uova intere e con il guscio per rifinire 
  10. un dito di latte per spennellare la superficie
la ricetta tradizionale avrebbe voluto lo strutto, ma non è un alimento che prediligiamo.
si procede impastando tutti gli ingredienti tutto il tempo necessario per ottenere un impasto morbido ma non appiccicoso, avendo cura di amalgamare perfettamente gli ingredienti.
si trasferisce l'impasto su una spianatoia infarinata e si procede con quella che è la parte più divertente, ovvero dare la forma desiderata, che normalmente è a corona per i motivi che riporto sopra.
per dare la forma a corona..
si divide la pasta e si creano delle strisce tubolari
poi, con pazienza ed attenzione si intrecciano e si richiudono a formare una corona
nel punto di chiusura si appoggia un uovo, simbolo per eccellenza di vita e di fecondità, pressandolo leggeremente e fermandolo con due strisce di pasta. si spennella la superficie con del latte e si decora con le codine colorate
 fatto tutto questo, si lasciano cuocere le cullure in forno caldo a 180 gradi statici per 30 minuti ca
appena uscite dal forno dovrebbero essere proprio così! io ho anche sagomato delle pupe, che normalmente si regalano alle bambine.
il gioco è fatto! basterà confezionarle con della carta trasparente, un pò di spago ed un biglietto di buon augurio (in costruzione!)
sereno giovedì creativo e fattivo


lunedì 14 marzo 2016

idee verdi per non dire di non essere downshifter (anche) a Pasqua

buonasera: chi pratica il downshifting lo fa 365 giorni all'anno..quest'anno anche 366!
le pubblicità televisive, le multinazionali e tutto ciò che di mediatico possa esistere, riduce la festa di pasqua ad una mera, sinistra e consumistica occasione di spreco. per non parlare di tutti i decori low cost che nascondono un disprezzabile lavoro minorile nelle parti più povere del mondo.
non facciamoci abbagliare dal basso prezzo se questo significa che bambini dell'età dei nostri figli devono sudare per ore, in condizioni pietose, per poter guadagnare quello che noi spendiamo per un caffè al bar!
ma noi non ci stiamo.
quindi abbiamo deciso che
1) le uova ce le facciamo da noi
2) che nessun capretto sarà sacrificato sulla nostra tavola
3) che ai bambini faremo dei piccoli pensieri
4) che agli adulti sforneremo ciambelle colorate
5) che trascorreremo, in maniera più o meno itinerante, le giornate di festa e di non scuola

girovagando sul web, ho scovato queste immagini. sono delle marionette, che si costruiscono con una semplice base di cartoncino e qualche fermacampione. i bambini, è noto, non sanno costriure, mancano di manualità. quale occasione migliore per allenarsi un pò!
 questa la versione femminile...
e questa la versione maschile:)
non sono bellissimi? basterà, inoltre, apporre un nastrino per poterli appendere e per giocarci al bisogno.
poi, siccome non è pasqua senza cioccolata, che ne pensate di questi coniglietti che, debitamente colorati e rifiniti, abbraccerenno un piccolo ovetto?
come chiudipacco,invece, ed anche per decorare le confezioni delle ciambelle, abbiamo optato per questo uccellino colorato..
altre idee interessanti e di un verde veramente brillante in questo post
http://ilbilanciodelbidone.blogspot.it/2016/03/uova-di-pasqua-impatto-zero.html

e voi? a cosa state pensando? felice serata creativa

giovedì 10 marzo 2016

mammaaaaa! sbrigati dai! domenica è la mia festa! - ovvero come organizzare un party per bambine monelle a casa senza finire sui quotidiani

ebbene sì: ci ho provato in tutti i modi a dissuadere la mia bambina dal festeggiare il suo compleanno a casa. lo so, vado controcorrente, ma sapevo bene che il giorno dopo avrei dovuto fare una full immersion lavorativa che necessitava previ tempi molto lenti. 
ma nessuno può immaginare quanto sia cocciuta mia figlia. e nessuno può sapere come io e le mie figlie ci siamo scelte ancor prima di incontrarci. e tutte le mamme possono capire come alla fine si gioisca nell'accontentare i propri figli, anche a costo di stancarsi un pò. ma cosa volete che sia qualche ora di riposo in meno di fronte alla felicità che leggete negli occhi dei vostri bambini?
alla fine ho ceduto. e festa sia. a patto che:
invitasse solo le bambine della sua classe
si organizzasse una merenda dalla 4 alle 6
ed a questo punto, che si facesse tuto in casa.
arianna, la ormai decenne, ha scelto la civettina come tema portante della festa.

a cominiciare dall'invito, di cui vi do il template, chissà dovesse servire a qualcuno, che ho modificato utilizzando picmonkey, che è di facile utilizzo ed è adattissimo anche ai principianti.
ecco l'opera completa: i colori e la grafica direttamente scelti dalla festeggiata!
la quale, dopo aver visto qualche tutorial su come trascorrere due ore in allegria, ha pensato bene di dare alle stampe baffi ottocenteschi e labbroni alla jessica rabbit:)
anche qui ecco il template che ho utilizzato:)


trovato su pinterest. ho ritagliato, plastificato ed attaccato alle cannucce les mustaches.

sempre su pinterest, ho trovato queste civettine al neon, che ho ritagliato e plastificato, per poi utilizzare come topper per le bustine di caramelle lasciate alle amichette a fine festa.
ma passiamo alla pappatoria.
siccome trattavasi di una merenda, ho pensato di offrire dolce e salato.
abbiamo impastato le pizze, un classico sempre valido...

abbiamo fatto dei muffins ...
e li abbiamo farciti con della crema al cioccolato
..decorandoli con i gufetti plastificati ed alloggiati in pirottini di carta quadrati..
abbiamo preparato una crostata ai mirtilli ...
ed infine pensato alla torta..un pan di spagna bagnato con il latte e farcito con due creme, una al latte ed una al cacao e decorata con il frosting giallo.


per motivi di sicurezza abbiamo utilizzato 7 piattini di carta e sette bicchieri. siccome non avevo alcuna intenzione di cestinarli, li ho lavati e li utilizzerò per decorare le buste pasquali con i dolcetti per i bambini.
alla fine devo dire che la scelta di rimanere a casa si è rivelata vincente. intanto abbiamo destinato ad altro i soldi che avremmo speso in pizzeria. poi perchè le bambine sono state libere di giocare, ballare, cantare e fare fotografie in piena libertà!