Racconti di vita frugale, di autoproduzione, decrescita, riciclo, decluttering e downshifting , che sono parole spesso citate nei miei post. Uno stile di vita semplice, progetti creativi e di vita di una famiglia assolutamente sperimentale e di due bambine. Idee che dalla mia testa finiscono su queste pagine. Gocce di vita, esperienze e ricette da condividere e da copiare! Benvenuti in questo mondo!

mercoledì 27 febbraio 2019

l'incredibile leggerezza del fare

Qualunque cosa tu possa fare o sognare di fare, incominciala! L’audacia ha in sé genio, potere e magia
(Goethe)

In effetti, se non si incomincia e se non si prova, non si saprà se si è riusciti a fare qualcosa.
E' da qualche anno che mi sono avvicinata al magico mondo dell'autoproduzione, sicuramente per motivi etici ed ecologici e , perchè no, per risparmiare parecchio denaro.
il discorso sarebbe lungo: si risparmia se si compra al discount, ma non sempre ciò è garanzia di qualità. si spende troppo per una famiglia quadrimembri se si va in farmacia.
se poi a questo si aggiunge lo smodato spreco di plastica e di carta passa la voglia completamente.
non sono una biologa, non sono un'alchimista e neppure una farmacista.
lungi da me l'idea di circondarmi di alambicchi e pozioni, mi piacerebbe ma sarei totalmente incapace.
però, dopo una luuuuunga autoformazione, credo di aver raggiunto dei compromessi.
il mio autoprodurre cosmetici parte da uno studio allarmante sulle componenti dei normali prodotti di consumo quotidiano: detersivo, dentifricio, detergente intimo/viso/corpo.
non vorrei essere catastrofica, ma molti di questi prodotti contengono sostanze nocive, quali i parabeni nel migliore dei casi e la formaldeide nel peggiore.
insomma, ad un certo punto ho detto basta!
il tutto sopracitato parte da semplici prodotti, facilmente reperibili:

  • sale
  • bicarbonato
  • argilla
  • sapone di marsiglia
  • olio di oliva
  • olio di mandorle
  • glicerina
  • olii essenziali
oggi pomeriggio, per esempio, ho fatto il detergente mani/viso/corpo in pochissime mosse
non è la mia prima volta, ragion per cui non ho incominciato a scrivere dei post in merito prima

mi sono serviti:
  • 2 lt di acqua 
  • 50 gr sapone marsiglia puro (ho optato per i provenzali bio-normalmente utilizzo il sapone autoprodotto con la magica Daniela, al momento fuori sede..e da sola ancora non mi sento di utilizzare la soda)
  • 2 cucchiai di olio di mandorle
  • 2 cucchiai di glicerina vegetale
  • 10 gocce di olio essenziale di vaniglia (ho utilizzato quello commestibile!)
io ho utilizzato il bimby ma se ne può tranquillamente fare a meno. l'ho utilizzato perchè ho una vecchia coppa che uso solo per preparazioni non alimentari (ma so che c'è chi lo utilizza tranquillamente per tutto, visto che gli ingredienti sono naturali) che mi fanno guadagnare tempo e mi velocizzano il tutto.
quindi, per chi ha il bimby: 
  • tagliare grossolanamente il sapone e polverizzarlo gradualmente per una decina di secondi
  • aggiungere acqua, olio e glicerina e fare andare per 13 minuti a 80°
  • al 14° minuto aggiungere 10 gocce di olio essenziale
  • travasare nei contenitori
con questo quantitativo ho ottenuto 2 litri di sapone, non ho prodotto imballi, non metto sulla pelle misture eccessivamente nocive.
senza bimby si lascia sciogliere il sapone lentamente e si fa bollire per quindici minuti, un paio di minuti prima di spegnere la fiamma si aggiunge l'olio essenziale e si mescola delicatamente.

il sapone si conserva per qualche mese, di più non ho mai provato perchè ne produco per il tempo necessario, considerando che si prepara in un quarto d'ora.
l'olio di vaniglia può essere sostituito con l'olio di lavanda, di agrumi e si può aggiungere anche una goccia di olio di tea tree

la glicerina e l'olio di mandorle sono facilmente reperibili in qualsiasi parafarmacia, farmacia, sito web o, se in grandi quantitativi su naissance,com che li vende in bottiglioni da litro.

il costo totale per 2lt di prodotto, in proporzione agli ingredienti utilizzati, non arriva neanche a 2 euro.
e voi che aspettate mettere le mani..nella saponetta?
e noi? al prossimo spignatto:)




lunedì 25 febbraio 2019

elogio alla lentezza


La lentezza è la vera ricchezza.
(Proverbio)

Più guardo avanti e più mi piace la lentezza. Non la lentezza del bradipo, ma la lentezza delle emozioni, quella che mi induce alla riflessione ed al sentimento.
La lentezza come piacere di costruire i pensieri, senza fretta. Piccoli ritagli di tempo. Già, tempo, quello che scorre veloce ma che noi, con il nostro atteggiamento, possiamo rallentare.
Non che io abbia paura di invecchiare o di vivere nuove vite; non vorrei però voltarmi indietro e non trovare momenti e memorie, perchè magari troppo impegnata nella velocità della quotidianità.
Chiaro, costa qualche sacrificio in termini economici. Fare straordinari, ricoprire nuovi incarichi fa lievitare le finanze..ma fino a che punto..ed a che prezzo?
Fino a qualche anno fa uscivo di casa al mattino e rientravo non prima del tramonto, almeno 3 o 4 volte la settimana.
Poi mi sono fermata un attimo, ho rallentato, ho riflettuto, ho ponderato ed ho lasciato tutto ciò che era superfluo e non indispensabile.
E' stata una delle scelte migliori della mia vita.
Sono rinata. Ho riorganizzato le giornate, ho dedicato il tempo libero a ciò che occorre per compensare l'altra mezza giornata di lavoro, ascoltando musica e chiacchierando in compagnia di belle persone. E che sarà se non potrò avere l'ultima mise del famoso stilista o la borsa dei vip? Ci sono cose, alla fine, che non si comprano. Ma sono scelte personali, non condivisibili ma ugualmente degne di nota e di rispetto, reciprocamente parlando.
Allo stato attuale, ho uno stipendio modesto da dignitoso, molte mezze giornate da dedicare alla famiglia, all'autoproduzione, agli scambi ed agli amici (non necessariamente in questo ordine). E vado avanti cercando, nel mio piccolo, di diffondere una nuova filosofia di vita e delle nuove abitudini, fatte di condivisione e cose piccole, ma grandi ed appaganti. E sono contenta di leggere parole dedicate a me, da perfetti sconosciuti, per i quali sono un pochino ino di ispirazione. Chissà che un giorno non metta nero su bianco...;)
buona serata 



sabato 23 febbraio 2019

Davanti ai pois vado in visibilio.


Faccio sempre ciò che non so fare per imparare come va fatto.
– Vincent Van Gogh –

è esattamente ciò che faccio io :)
molti conoscono la mia insana passione per le stoffe a pois. ed anche per le stoffe americane con le stampe strane.
il binomio è vincente in un pomeriggio di pioggia, vento e qualche fiocco di neve.
di fronte ad una tazza di tè i miei pensieri vanno lontano e ,me mie mani guidano la macchina da cucire. 
le idee vengono strada facendo. ho voglia di sperimentare. ed ecco apparire un portatorta foderato a pallini, un sacchetto porta biscotti e, con gli avanzi di una stoffa gufettosa un portapenne per la mia cattedra. finalmente ho trovato un alloggio per il bottone di ceramica che una delle mia figlie ha creato qualche anno fa.
cucire mi rilassa, il ticchettio della pioggia e quello della macchina mi hanno accompagnato in questo pomeriggio di fine settimana. nel frattempo ho anche sfornato una ciambella per la colazione di domani. il bottino è soddisfacente. regalerò il portatorte alla collega che mi ha riempita di complimenti per il mio come dire..shuè shuè..consumeremo la ciambella domani. senza produrre rifiuti. piano piano, con qualche rinuncia, e con grande soddisfazione, scendiamo verso la descescita..assolutamente felice ;)
buon fine settimana a tutti voi



domenica 10 febbraio 2019

la storia favolosa di una vecchia camicia

- non puoi vivere una favola se ti manca il coraggio di entrare nel bosco-

c'era una volta una vecchia camicia, parecchio demodé, gialla e azzurra. se ne stava sola soletta fino a che qualcuno si accorse della sua esistenza. bastarono un paio di occhiate per capire che quel capo ancora aveva qualche lustro da vivere. così, con dei nastri ed un pò di filo, nacquero dei sacchetti utili per confezionare qualche ovetto di cioccolato per i piccoli di famiglia.
questa storia è a lieto fine. ma tante storie simili hanno un finale triste. perchè corriamo troppo, non abbiamo tempo, voglia e costanza di pensare ad un utilizzo alternativo. frettolosamente buttiamo senza dare seconde possibilità. ma una seconda chance c'è sempre. occorre guadagnare lentezza e riflettere. ieri sera leggevo un articolo molto interessante ed inquietante sul devastante impatto ambientale dato dalle fibre tessili sul pianeta. perchè oggi si corre dietro alla moda, ai capi low cost che sortiscono lo stesso effetto ambientale degli usa e getta. allora perchè non rivalutare i capi che già abbiamo, magari giocando sugli accessori? perchè non preferire il seconda mano ricordando che ogni capo adottato è sottratto a devastanti conseguenze? perchè non privilegiare gli scambi? perchè non donare invece che buttare via? e quando acquistiamo low cost, se proprio dobbiamo farlo, facciamolo con consapevolezza! molti capi sono di dubbia provenienza, lavorati da piccole mani che dovrebbero avere tutt'altri diritti. sono fermamente convinta che insieme possiamo farcela. insieme possiamo risollevare le sorti del pianeta! buona domenica! :)