Racconti di vita frugale, di autoproduzione, decrescita, riciclo, decluttering e downshifting , che sono parole spesso citate nei miei post. Uno stile di vita semplice, progetti creativi e di vita di una famiglia assolutamente sperimentale e di due bambine. Idee che dalla mia testa finiscono su queste pagine. Gocce di vita, esperienze e ricette da condividere e da copiare! Benvenuti in questo mondo!

sabato 12 luglio 2014

memorie d'infanzia ♥♫♪ﻬஐღ


della mia infanzia non ricordo i giocattoli..o meglio, ne ricordo veramente pochi, credo quelli con i quali giocavo più spesso. nello specifico: una geisha con i capelli raccolti ed il kimono, un cicciobello di colore e la signora bice, da me inseparabile: una buffa bambola di pezza con le gambe spropositamente lunghe ed un paio di occhiali senza vetro di forma rettangolare.
poi nulla.
ma i ricordi del pane e zucchero della nonna, delle ore e dei giorni passati nel giardino della zia in mezzo ai gerani, delle passeggiate sulla spiaggia e delle uscite serali mano a mano con lo zio ho dei ricordi indelebili.
allora mi vien da scrivere che i bambini non hanno bisogno di oggetti quanto di gesti per crescere bene.
in primis il tempo che a loro si dedica, giocando, cantando o pasticciando con i materiali più improbabili.
e poi l'amore, quallo vero ed incondizionato, che non si compra ma che ha un valore inestimabile. l'amore per la vita, per la natura, per il prossimo. la generosità, il piacere del dare senza aspettarsi di ricevere, la spiritualità delle piccole cose e la condivisione di momenti irripetibili.
ma anche la stabilità, la sicurezza, l'accoglienza, sempre. alle mie figlie insegno l'uguaglianza, anche nella diversità, cerco di infondere loro la curiosità che si traduce in creatività, l'onestà che fa di loro delle persone integre. cerco di trasmettere loro valori che non hanno nulla a che fare con le etichette, che non si trovano nei negozi e che si acquisiscono per piccoli passi, questi piccoli traguardi che formano le anime e le fanno anime belle. scrivo questo perchè non riesco a condividere l'arrivismo di certe persone che si proiettano nei propri figli e li costringono a ritmi incalzanti pur di farli apparire dei piccoli geni. geni sì, ma bambini, piccoli esseri umani che si accontenterebbero di poco se non fossero costretti a dare più di quanto effettivamente sono in grado di dare. vorrei dire a questi genitori che forse si son dimenticati di quando erano bambini....
buon fine settimana!

2 commenti:

  1. Che bella questa riflessione Katia. Si, credo che dell'infanzia rimangano più di ogni altra cosa, i ricordi legati alle sensazioni e alle emozioni di certi momenti. Speriamo di saper creare bei momenti. Buon fine settimana anche a te!

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  2. La penso assolutamente come te... Inoltre so per certo che i bambini più ottengono, più fanno i capricci, e ti ritrovi ad aver speso cento euro per un gioco che poi hanno abbandonato per giocare con la sorpresa del Kinder Merendero... Io sono assolutamente contraria a tutto ciò, e conosco dei casi davvero disperati... Parlo di genitori eh, non di bambini... Gente di trent'anni e passa che non ha una casa e si fa mantenere dai suoceri però non rinuncia a tanti prodotti di lusso come la fotocamera professionale da 400€ usata poi per fare foto comunissime, un impianto professionale per il karaoke usato per le feste in cortile con quattro persone, e tante altre cavolate... La cosa peggiore è che crescono il loro bambino allo stesso modo, lui chiede e loro comprano, hanno un unico stipendio di 700 euro prodotto dalla mamma, che spendono tutto in cavolate, tanto poi ci sono i genitori che non fanno mancare il piatto in tavola... Beh ti dirò, loro sono un caso estremo, ma purtroppo c'è un sacco di gente vittima del consumismo... Io mi ricordo che da piccola non facevo mai capricci, tanto che a volte erano i miei a farmi dei piccoli regalini tipo i gessetti o i colori e gli album bianchi o da colorare... Solo per Natale facevo la letterina, perché pensavo che i miei genitori non spendessero soldi in quell'occasione... :D Allora a Babbo Natale chiesi la cucina giocattolo, quella pubblicizzata, color lilla con il lavandino, il forno, il piatto coi fuochi, i mestoli e le pentole... I miei non potevano comprarmela, e mi regalarono solo il "piatto coi fuochi", comprato in qualche bancarella... Io ci rimasi male dentro di me, ma non piansi e non feci storie... Da quel momento in poi diventò la mia migliore amica, ci facevo il caffé con la mia caffettiera finta (regalo della nonna insieme alle tazzine di plastica) e ci facevo ogni tipo di pietanza, usando pentoline, padelle e piatti finti, con un pò di pasta vera... Oh ci ho giocato un sacco!!! Poi papà mi fece anche il lavandino e il forno di cartone... E fu il massimo per me...

    Grazie Katia... Hai parlato della tua infanzia, della dolcezza dei tuoi cari, dei tuoi giochi e mi hai ricordato anche la mia... Grazie infinite...

    Maira

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.•:*♥* :•. .•:*♥* :•.pensieri stupendi.•:*♥* :•. .•:*♥* :•.