Racconti di vita frugale, di autoproduzione, decrescita, riciclo, decluttering e downshifting , che sono parole spesso citate nei miei post. Uno stile di vita semplice, progetti creativi e di vita di una famiglia assolutamente sperimentale e di due bambine. Idee che dalla mia testa finiscono su queste pagine. Gocce di vita, esperienze e ricette da condividere e da copiare! Benvenuti in questo mondo!

martedì 11 aprile 2017

l'abito non fa il monaco

Ciò che mi fa andare avanti è sognare, inventare, poi sperare e sognare un po' di più, proprio per continuare a sognare.
J.Barbera 

Del fatto di acquistare colombe industriali non se ne parla proprio. Nè per noi e Nè per gli altri. E neppure le uova e i loro abominevoli incarti sosteranno in questa casa.
Un giro di messaggi è stato doviziosamente inviato ad amici, amici degli amici e parenti con la calda raccomandazione di NON portare uova, ma semplicemente bei sorrisi e , se proprio donatori, che sia di cose fatte in casa con ingredienti semplici e senza troppi edulcoranti.
Sembra che la cosa abbia funzionato e che, a poche ore dalla nostra partenza per la Sicilia, la casa sia allegra sì, ma non luccicante di carte poi inutilizzabili ed altamente inquinanti. Solo qualche "cullura", il nostro dolce tipico ha deliziato i nostri palati.
In compenso, con le ragazze, abbiamo sfornato pani ai semi di papavero per tutti. 
Però, a dirla tutta, non avevamo intenzione di incamminarci alla ricerca di forme adatte e quindi, abbiamo utilizzato quelle avanzate per i ciambelloni di Natale. Lo so, potrebbe sembrare anacronistico, ma ha funzionato ed in fondo sono servite solo per "stampare" i pani:)

semplici e profumatissimi, per 1 pane abbiamo utilizzato:
250g di farina manitoba
50 gr di olio di oliva
20 grammi di zucchero
1 cucchiaino raso di sale
100 gr di acqua
100 gr di lievito madre (oppuire mezzo cubetto di lievito di birra)

abbiamo impastato tutti gli ingredienti fino ad ottenere un impasto morbido e "appiccicoso"
abbiamo lasciato lievitare per un'ora. ripreso l'impasto e posizionato negli stampi decorando con una generosa spolverata di semi di papavero.
abbiamo lasciato lievitare fino a raddoppio e più, mettendo già in forno gli stampi, per eviatare che il movimento potesse abbassare la pasta 
infine abbiamo cotto circa 35 minuti fino a doratura.

facendo finta di non guardare il bordo natalizio, questo il risultato!
infine, per ricordarci il motivo per cui abbiamo preparato i pani, li abbiamo delicatamente tolti dallo stampo e confezionati con della carta da forno alla base e della carta trasparente per alimenti recuperata dal sacchetto del pane.
il tutt finito con un nastrino arancio.
che ne dite? vi piace l'idea autoproduttiva a quasi zero rifiuti??

4 commenti:

  1. Bellissimi e festosi questi pani così confezionati, grazie mille per l'idea!
    Un caro saluto e tanti auguri di serena Pasqua a te e alle tue ragazze
    Carmen

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  2. ...direi belli e buoni, sopratutto!!!!! L'autoproduzione ci rende sempre più consapevoli di quanto possiamo fare per l'ambiente! Sai che non ho mai usato e assaggiato i semi di papavero???? Devo rimediare...tanto ho già la tua ricetta da provare! Un saluto Katia. :)

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  3. Bellissimi e, devono essere pure buonissimi. Come sempre passare da te è un piacere per gli occhi, il cuore e la mente!
    Buona Pasqua a te e alle tue donnine (e a tutti coloro che sono cari al tuo cuore), che sia serena e gioiosa.

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  4. bellissimi e .... so sicura buonissimi!!!
    Buona Pasqua
    :*

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.•:*♥* :•. .•:*♥* :•.pensieri stupendi.•:*♥* :•. .•:*♥* :•.