Racconti di vita frugale, di autoproduzione, decrescita, riciclo, decluttering e downshifting , che sono parole spesso citate nei miei post. Uno stile di vita semplice, progetti creativi e di vita di una famiglia assolutamente sperimentale e di due bambine. Idee che dalla mia testa finiscono su queste pagine. Gocce di vita, esperienze e ricette da condividere e da copiare! Benvenuti in questo mondo!

lunedì 17 ottobre 2016

la "descrescenza" :)

Il piacere che danno una conversazione animata, un pranzo tra amici, un buon ambiente di lavoro, un posto dove ci si sente bene, la partecipazione a questa o quella forma di cultura e più in generale tutte le relazioni  con gli altri si chiama vita.
Serge Latouche

Accumulare, soffocare tra le cose, rinunciare al piacere di condividere, di passare del tempo insieme, di fare con le proprie mani è deleterio, riduttivo e dannoso.

Così come è distruttivo rimurginare su quanto fatto ieri..senza concretizzare l'idea che indietro non si può tornare!
Bisognerebbe,invece, concentrarsi sul presente, cogliendone quanto più possibile i benefici e le positività.

  come ben sapete, nella nostra casa, la televisione potrebbe essere venduta di seconda mano, tanto non serve e tanto poco viene accesa.
In effetti ci arriveremo, ne sono certa, a togliere di mezzo questo medium che tanti danni provoca e che tanto distoglie dal pensiero divergente.
Mia figlia, l'occhialuta, ha una innata predisposizione per la chimica: si diverte da matti a creare strani intrugli, a gonfiare palloni senza elio, a comporre e scomporre elementi che danno vita ai materiali più strambi..dopo i compiti e se non fa sport, il suo passatempo è proprio quello di mettere in pratica i suoi esperimenti, fatti di soluzioni saline, bicarbonato e amido di mais:)
e la cosa mi diverte e mi fa piacere, per deformazione professionale la scienza non può essere appresa dai libri..almeno alla sua età: necessita di pratica, di prove, di esperimenti sul campo.
non importa che poi il tavolo va ripulito per un'ora..vivadio la creatività!
nel mentre che lei sperimentava nuovi polimeri più o meno malleabili, io mi impegnavo a:
  • pensare a come fare il pane di segale, visto che quello in commercio è pieno zeppo di alcool
  • pianificare la lavorazione di una cassetta di mele di montagna
detto fatto! 
 

dopo aver lavato le mele, le ho tagliate a pezzi grossi con tutta la buccia.


le ho ridotte a purea aggiungendo lo stesso peso di acqua ed un poco pochissimo quantitativo di zucchero
ho bollito il tutto per 45 minuti a fuoco lento.
ho quindi imbottigliato e girato per creare il sottovuoto
ho infine, ancora bollenti, alloggiato le bottiglie nelle cassette, avvolgendole con calde coperte di lana. 
imballi pari a zero : le bottiglie hanno vita lunga!!
genuinità pari a 100!
ho così ottenuto dell'ottimo succo di mela pronto per le merende delle mie ragazze..e non solo!
ancora con le mani in fermento, ho impastato la farina di segale con della farina integrale (diciamo in proporzione 50 e 50), ho aggiunto acqua e sale ed infine il lievito madre.
ho lasciato riposare per qualche ora, fino a raddoppio. ho reimpastato, dato la forma e messo nelle ciotole e rilievitare.
questo è quanto ho ottenuto: dei panetti croccanti e salutari: bye bye alcool e non solo!!!
affettato e congelato, sarà sufficiente per qualche giorno! 

a questo punto, e nell'occasione vi auguro buonissima serata..w w la decrescenza!!!

5 commenti:

  1. Brava Katia! W w w la decrescenza! E w pure gli esperimenti..continuate così!

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  2. Un tornado, casa tua!
    Ah, hai posta! ;)

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  3. Complimenti al piccolo chimico in versione occhialuta e alla sua mamma

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  4. Ciao Katia! ti ho lasciato un premio sul mio blog

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.•:*♥* :•. .•:*♥* :•.pensieri stupendi.•:*♥* :•. .•:*♥* :•.