Racconti di vita frugale, di autoproduzione, decrescita, riciclo, decluttering e downshifting , che sono parole spesso citate nei miei post. Uno stile di vita semplice, progetti creativi e di vita di una famiglia assolutamente sperimentale e di due bambine. Idee che dalla mia testa finiscono su queste pagine. Gocce di vita, esperienze e ricette da condividere e da copiare! Benvenuti in questo mondo!

giovedì 24 marzo 2016

facciamo insieme le cullure?

oggi, se siete d'accordo, prepariamo insieme le cullure.
La cullura è una ciambella intrecciata diffusa nell'Italia meridionale.
Il termine cullura deriva dal greco antico κολλύρα (kollura) che significa corona.
la cullura  simboleggia l'abbondanza e la fertilità.
E' tradizione sentita, dalle mie parti, preparare questi dolci nella settimana che precede la Pasqua. siccome da oggi sono in ferie, mi sono prodigata anche io, seguendo la ricetta della nonna!
ho preparato la verione dolce, ma ne esiste anche una salata che accompagna i salumi ed i formaggi.
per preparare le cullure ho utilizzato:
  1. 200 grammi di zucchero
  2. 600 grammi di farina
  3. 5 uova
  4. la scorza di un'arancia e di un limone non trattati
  5. 1 bustina di lievito
  6. 100 grammi di burro
  7. 100 grammi di olio evo
  8. codine di zucchero per decorare
  9. uova intere e con il guscio per rifinire 
  10. un dito di latte per spennellare la superficie
la ricetta tradizionale avrebbe voluto lo strutto, ma non è un alimento che prediligiamo.
si procede impastando tutti gli ingredienti tutto il tempo necessario per ottenere un impasto morbido ma non appiccicoso, avendo cura di amalgamare perfettamente gli ingredienti.
si trasferisce l'impasto su una spianatoia infarinata e si procede con quella che è la parte più divertente, ovvero dare la forma desiderata, che normalmente è a corona per i motivi che riporto sopra.
per dare la forma a corona..
si divide la pasta e si creano delle strisce tubolari
poi, con pazienza ed attenzione si intrecciano e si richiudono a formare una corona
nel punto di chiusura si appoggia un uovo, simbolo per eccellenza di vita e di fecondità, pressandolo leggeremente e fermandolo con due strisce di pasta. si spennella la superficie con del latte e si decora con le codine colorate
 fatto tutto questo, si lasciano cuocere le cullure in forno caldo a 180 gradi statici per 30 minuti ca
appena uscite dal forno dovrebbero essere proprio così! io ho anche sagomato delle pupe, che normalmente si regalano alle bambine.
il gioco è fatto! basterà confezionarle con della carta trasparente, un pò di spago ed un biglietto di buon augurio (in costruzione!)
sereno giovedì creativo e fattivo


3 commenti:

  1. Wow, mi sembra un lavorone, ma il risultato vale proprio la pena! Bellissime queste cullure :-) Bacione, buone Pasqua a te e la tua bella family||||

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  2. ciao,qui a bari sapevo che si chiamano scarcelle,non so il significato e da dove viene questo nome so che sono buonissime si fanno più o meno come le fai tu. nella mia ricetta si mette il cremone di tartaro al posto del lievito come si faceva una volta ma le tue saranno sicuramente più buone

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.•:*♥* :•. .•:*♥* :•.pensieri stupendi.•:*♥* :•. .•:*♥* :•.