Racconti di vita frugale, di autoproduzione, decrescita, riciclo, decluttering e downshifting , che sono parole spesso citate nei miei post. Uno stile di vita semplice, progetti creativi e di vita di una famiglia assolutamente sperimentale e di due bambine. Idee che dalla mia testa finiscono su queste pagine. Gocce di vita, esperienze e ricette da condividere e da copiare! Benvenuti in questo mondo!

mercoledì 1 agosto 2018

ma che ci vuole?

Chi sa contentarsi è ricco.
(Lao Tzu)

oggi ricorre ciò che mai avremmo voluto ricorresse: il nostro pianeta accende un mutuo che chissà se mai riusciremo ad estinguere. Da oggi le risorse sono terminate e da domani sarà tutto un rendicontare ed un affaccendarsi per non perire.

Cosa triste questa, ma quanti di noi realmente se ne sono resi conto? Pochi, a giudicare dal nostro operato senza sosta verso l'autodistruzione. Ora, lungi da me l'essere catastrofica. Vorrei però invitare i lettori a prendere una maggiore consapevolezza ed ad intraprendere una vita più semplice ma più fattiva. Chi sa contentarsi è ricco. Allora, tutti insieme, facciamo delle semplici azioni che, tutte insieme, miglioreranno qualcosa. non ci vuole molto. Parola mia!
Incominciamo a prendere sul serio l'autoproduzione come possibile soluzione: se autoproduciamo riduciamo gli imballi in maniera drastica, chiaramente. Se barattiamo e compriamo di seconda mano, riduciamo la produzione di rifiuti, chiaramente. Basterebbe che ognuno di noi, con semplici, piccoli gesti, aiutasse il pianeta sofferente.
Questo pomeriggio, passeggiando con le ragazze per il corso principale della mia città, ho volutamente fatto caso ai sacchetti del supermercato trasportati dalle persone: una marea. Se fossero state borse riutilizzabili, oggi avremmo prodotto meno plastica. 
Vi parlo sinceramente, tutti possono, se l'ho fatto io che ero una compulsiva-istintiva-sprecona-menefreghista.
L'altro ieri, per tenere compagnia alla mia mamma ed alle mie zie che ormai hanno tutte riacquistato lo status di signorine ultraottantenni, abbiamo sfornato 4 chili di taralli al finocchietto: conti alla mano, quanti sacchetti risparmiati?
e per i miei ospiti, con immenso piacere, preparo ciambelle e muffins: quanti imballi avrei accumulato in un'estate intera? 
per fortuna, vivadio, anche qui nel profondo sud stanno prendendo piede i thrift stores, i supermercati dell'usato: potete immaginare come mi galvanizzo in questi posti?
l'altro giorno, per 5 euro, ho portato a casa questo ben di dio, risparmandolo alla discarica!
La verità è che abbiamo troppo. Tanto da non godere più delle cose semplici.
La cosa mi spaventa e non poco, soprattutto per le nuove generazioni.
Si dovrebbe guardare in alto più spesso,  avrebbe detto mia nonna Antonietta.
Ci sono cose che non si comprano, proprio come questo messaggio ricevuto da una persona con la quale ho scambiato su coseinutili e che scrive di di questo blog

Un’ora che leggo il tuo blog mi piace come scrivi, mi piace quel che scrivi...mi piace perché sei mamma e lavori con i bambini 

Mi piace perché sei davvero ilcerchiomagico 
Perdonami ma quando sento una cosa la devo dire e non perché desidero una risposta e farti dire grazie ecc
A presto


Queste sono cose belle, regali graditi, words of wisdom che mi spronano a migliorare!

Vi chiedo scusa se sono stata prolissa, ma oggi, per me e per ciò che vorrei che fosse, è un giorno che avrei volentieri bypassato: il pensiero delle mie e di tutti i figli del mondo è ricorrente. Incrocio le dita, spero in meglio.
Concludo e vi mostro ciò che ho preparato per i nostri ospiti. Ho recuperato dei barattoli di medio-piccola misura (molti sono stranieri e non automuniti) ed li ho riemiti con della marmellata di pesche gialle, decorata con un coprivaso spiritoso ed un bigliettino da visita. Vi piace questa idea?
Serena notte di primo agosto.