Racconti di vita frugale, di autoproduzione, decrescita, riciclo, decluttering e downshifting , che sono parole spesso citate nei miei post. Uno stile di vita semplice, progetti creativi e di vita di una famiglia assolutamente sperimentale e di due bambine. Idee che dalla mia testa finiscono su queste pagine. Gocce di vita, esperienze e ricette da condividere e da copiare! Benvenuti in questo mondo!

mercoledì 25 settembre 2013

riprendendo le fila del discorso decluttering...ovvero come non essere sepolti in casa:)



buonasera! sono un pò latitante: sto organizzando la mia nuova vita lavorativa post ferie e la cosa necessita parecchia concentrazione: lavoro ripreso, bambini da gestire, bambine (mie) da seguire, pullmini ed orari da conciliare..insomma..sono in fase di adattamento:)
oggi pomeriggio, sfogliando velocemente e voracemente i vostri bellissimi blog, mi sono soffermata sul post di pamela di http://www.lavitafrugale.com/  precisamente http://www.lavitafrugale.com/2013/09/decluttering-e-vita-frugale.html, che molto chiaramente esprime il suo parere in merito, saggiamente orientandosi verso la via di mezzo, quella che sta tra lo spreco molto ponderato (inteso in termini di rifiuti) ed il non spreco.
io aggiungerei che il declutter non è colui che sfama i bidoni della spazzatura riempiendoli di buste di oggetti per liberarsene; piuttosto adotta uno stile di vita mirato alla riduzione parziale (magari fosse totale) dei rifiuti.
quindi, accanto ai famosi tre bidoni con su scritto dona ricicla butta, una buona dose di amore per l'ambiente non guasta.
mi spiego meglio: donare tanto a chi non ha, a chi ha bisogno ed a chi altrimenti dovrebbe acquistare di sana pianta gli oggetti che a noi non servono più davvero; riciclare parecchio, riutilizzando la plastica e la carta dando loro nuova vita, ma anche tessuti ed abbigliamento dovrebbero, se possibile, trovare una diversa destinazione d'uso. butta poco, per non produrre rifiuti. ma per non produrre rifiuti non dobbiamo averne per casa..ovvero dobbiamo possederne il meno possibile. come??
  • guardando attentamente gli imballi - quindi no a generi alimentari troppo ricchi di involucri
  • stando attenti alla composizione dell'imballo - tanti sono completamente biodegradabili
  • tenendo conto del colore e della forma dell'imballo, in vista di un possibile riutilizzo
  • acquistando ciò di cui realmente abbiamo bisogno per non creare inutili volumi
  • girando più per i mercati e meno per i supermercati, non dimenticando mai le buste per il trasporto
  • producendo homemade (dallo yoghurt alle merende, passando per i panificati ed i piatti pronti) qui non vale il discorso tempo..semmai vale il concetto di organizzazione : parola mia, che il tempo ce l'ho centellinato
  • investendo il denaro in oggetti utili e non futili, tipo una caraffa che filtra l'acqua o per concedersi attimi di golosità un bel cappuccinatore ;) o una centrifuga che ci permette di avere succhi freschi e non imbottigliati..da smaltire.
  • regalandovi  e regalando edibili piuttosto che soprammobili!
  • non sprecando cibo, ovvero pianificandone il consumo
  • ...andando a fare la spesa a stomaco pieno ..regola valida ed efficace..per avere le idee chiare sul da farsi..
  • nel caso si dovessero acquistare freschi, preferire le confezioni sfuse e ripiegabili (tipo i fogli di alluminio alle vaschette di plastica rigida)
  • non facendovi mai mancare un portapranzo, come il mio, bellissimo di giostyle



, per i pranziall'aperto o per le pause di lavoro) anche qui la password è organizzazione..guardate questa immagine presa dal web quante idee suggerisce ..salutari e golose!

  •  scrivendo ed annotando i progressi in termini volumetrici: personalmente sono passata da 1 sacchetto e mezzo a settimana di multimateriale ad 1 sacchetto ogni 2 settimane. e ne vado orgogliosa e bramo di fare sempre meglio!
poi, e scusate se mi ripeto, se a tutto quanto detto affiancate termini come riciclo (di oggetti, regali boicottati, contenitori) e baratto, allora il quadro decluttering è decisamente più roseo. concordo con pamela e racconto la mia personale esperienza di ragazza cresciuta in una casa bomboniera (di quelle anni 70 per intenderci)  un pò per colpa di mia mamma che tende a conservare merci di vario tipo..un pò per colpa dell'epoca decisamente consumistica, diventata una mamma libera, libera dalle cose ma anche dalle polveri e dall'ammucchiare selvaggio.
oggi quando cerco qualcosa la trovo. prima no. e la mia salute ne risentiva in termini di arrabbiatura.
quando devo riordinare il paesaggio lasciato dal passaggio dell'uragano arianna impiego non più di 10 minuti. e quando devo fare le pulizie, alla flylady maniera, mi dedico pochi minuti ad una stanza al giorno.
vi dico di più. ho barattato tutte le mie perline. ho liberato un intero scaffale. ogni tanto bisogna cambiare. la monotonia uccide più della peste. è venuto il momento di dedicarmi ad altro e di approfondire le mie conoscenze e competenze riguardo il riciclo creativo, necessarie per un progetto che da qualche mese mi frulla in testa. ho barattato le mie finiture, non buttato. in cambio di cosa? ma di una fornitura di candele al miele, che allieteranno le narici dei mieie amici per le prossime feste: bene, non rioccuperò nemmeno lo spazio liberato!
oggi, per esempio, è stata la volta della cucina: legumi, riso e spezie le acquisto sfuse, al mercato. poi le travaso nei barattoli di riciclo. mi sono ispirata a questa immagine presa dal grande web

..presto vi mostrerò l'originale!!
ma voi...per farmi i fatti vostri..siete d'accordo con me??
felicissima serata

martedì 10 settembre 2013

aspettando l'autunno, ovvero come nutrire ed intrattenere i bambini divertendosi!

buonasera! in attesa di pubblicare un blogpost dove ospito una bravissima blogger di nome gloria, vi suggerisco qualche lavoretto e qualche manicaretto da fare e da mangiare insieme ai bambini divertendosi!
...e soprattutto distogliendoli dai bombardamenti mediatici ai quali sono sottoposti quotidianamente.
complice l'idea della mia amica ivana di partecipare nuovamente al mercatino di natale, ci siamo messe all'opera ed abbiamo sfornato gingerbread men, ovvero omini di pan di zenzero in tutte le salse, accompagandoli agli immancabili cuori di feltro che fanno tanto festa.
questi sono tinti in una miscela di thè, caffè e preparato per vin brulé, quindi oltre che essere simpatici sono anche profumatissimi, pensati come decori o come addobbi per l'albero.

invece questa allegra coppietta è leggermente imbottita con della cotonina , rifinita a mano e decorata con bottoni recuperati
 
 questi gli immancabili cuori;)
e qui sotto il cuore imbottito e decorato con le borchiette che arianna ha pazientemente assemblato

ed ancora una fata..in attesa di essere terminata e decorata con del glitter
ed ora la videoricetta passo passo step by step dell'apple pie rivisitata e corretta, ovvero più leggera ..direi quasi dietetica
per questa ricetta ho utilizzato
100 grammi di farina
50 grammi di zucchero di canna
1 uovo
il succo di un limone
2 cucchiai di miele
ben 1 kg di mele (acquistate al mercatino, prodotte da agricoltori locali)
1 cucchiaio di olio d'oliva per ungere la teglia

un sentito ringraziamento alla mia bambina per avermi sapientemente aiutata nella preparazione

in una ciotola lavorare la farina, l'uovo, il succo di mezzo limone ed il miele
quindi sbucciare le mele e cuocerle con 50 gr di zucchero ed il succo dell'altra metà del limone in una padella antiaderente
lavorare la pasta ottenendo un panetto, quindi stenderla nella teglia oleata
aggiungere le mele nel frattempo cotte ed ammorbidite
 
 

richiudere con la restante pasta stesa aggiungendo un pò di farina
dopo 35 minuti in forno statico a 180 gradi otterrete questo
..e dopo il raffreddamento ancora questo:)
..un sottile involucro ed un enorme quantitativo di mele..
buon appetito!
 

martedì 3 settembre 2013

una giornata da lupi ( e meno male che c'era il tabbouleh!!!) to do list n 19 andare in sicilia (ops calabria - il parco nazionale della sila)


benvenuti al parco nazionale della sila
distanza 1h 50
durata 1 giorno
giudizio: ottimo! 
stamattina siamo partiti alla volta della sila dove ero stata tantissimo tempo fa e dove abbiamo trascorso una indimenticabile giornata nel verde delle montagne alle quali haimé non sono abituata!
non sono abituata ai colori profondi, alle tonalità intense di verde, alle altezze ed alla frescura per me inusuale in estate...armati di zaini, videocamere, bottiglie da riempire di acqua di montagna, borse per recuperare qualche souvenir regalatoci dalla natura
 ed un saporito tabbouleh del quale parlo in fondo al post! di lupi nemmeno l'ombra oggi..saranno anche loro ancora in vacanza..ma i paesaggi mozzafiato ripagano della loro assenza.
vi lascio alle immagini del parco, del museo nazionale e dell'area pic nic dove abbiamo ospitato due viandanti a quattro zampe desiderosi di compagnia! vi invito a scorrere le immagini che parlano da sole ed a sbirciare la ricetta facile facile di un piatto arabo leggero e stuzzicante! buona visione e buon appetito

































ed eccoci , per concludere, al nostro tabbouleh!!
che non potevo non adagiare nei portapranzo giò style, il buon appetito per intenderci, sicuro e comodo, oltre che lavabile e riutilizzabile all'infinito!
il tabbouleh è un piatto arabo, versione fredda del cous cous.
io lo preparo così, seguendo la ricetta della mia collega siriana karine.
una tazzina da caffè colma di grani per persona (io x 4) dunque 4 tazzine da caffè
6 tazzine di acqua caldissima ma non bollente salata ed addizionata del succo di un limone ed 1 cucchiaio da tavola di aceto bianco
cetrioli grattugiati, basilico tritato finemente, pomodori tagliati a cubetti, zucchine freschissime grattugiate crude, carotine grattugiate, cipolla affettata finemente.
volutamente non fornisco le quantità delle verdure, che vanno aggiunte secondo il gusto personale, io abbondo sempre..se questo vi posso suggerire:)
olio di olivalie di menta
una manciata di foglie di menta

si procede  ammollando i grani nell'acqua con limone ed aceto
quando saranno ben freddi con le mani (e solo con le mani) si sgrana il pastrocchio, delicatamente
si aggiungono le verdure, un pizzico di sale, le spezie ed infine l'olio d'oliva ( anche qui secondo i propri gusti)
il piatto andrebbe preparato il giorno prima e lasciato riposare in frigorifero, per permettere agli ingredienti di legare..
il piatto si mantiene per due o tre giorni al massimo in frigorifero..ma credetemi..finirà prima!
buon appetito!!