Racconti di vita frugale, di autoproduzione, decrescita, riciclo, decluttering e downshifting , che sono parole spesso citate nei miei post. Uno stile di vita semplice, progetti creativi e di vita di una famiglia assolutamente sperimentale e di due bambine. Idee che dalla mia testa finiscono su queste pagine. Gocce di vita, esperienze e ricette da condividere e da copiare! Benvenuti in questo mondo!

venerdì 29 maggio 2015

parliamoci chiaro.

ma proprio chiaro: la famigerata crisi, checchè ne dicano dai piani alti, c'è. eccome se c'è!
una crisi che ha svuotato i carrelli, che ha modificato le abitudini e, vivadio, distolto l'attenzione dal futile per l'utile.
ma c'è. si sente, fuori e dentro casa. da singoli, famiglie e società. è un domino in discesa libera.
ma. c'è sempre un ma. ma noi, ovvero la maggior parte di noi, cosa fa per risolvere il problema economico? niente. o quasi. coloro che fanno sono lucciole nella notte. scusate se sono cruda. ma riporto le lamentele che ascolto, leggo, sbircio e talvolta commento nel quotidiano, di persone che si piangono addosso. e basta. persone che si limitano a lamentarsi ma non reagiscono. 
reagire?? che cavolo vorrà dire questa parola?
tanto. vuol dire molto. vuol dire alzare la testa (e non solo) e rispondere fattivamente allo scatafascio.
come? a  u t o p r o d u c e n d o    A PIù NON POSSO. ciò che si perde in termini di moneta si guadagna diversamente, ovvero non spendendo, o spendendo di meno.
ed ancora c o n d i v i d e n d o   con la famiglia e gli amici.
e poi ancora s c a m b i a n d o   e chiedendo in prestito beni più o meno preziosi in comodato d'uso per qualche giorno o per qualche ora. 
qualcuno penserà: beata lei quanto tempo avrà per fare molto o quasi in casa. errore: io non ho più o meno tempo degli altri.
ho semplicemente imparato ad organizzarmi, da sola e in compagnia. un'altra parola chiave è o r g a n i z z a z i o n e
vivo in una medio piccola realtà del sud italia, ho un lavoro, ma ho anche due figlie in crescita ed una casa da gestire. mi organizzo. punto. ho fortunatamente persone intorno che mi appagano ed appoggiano. cerco di anticipare al giorno precedente ciò che posso fare il successivo. metto in moto la scaletta di incombenze: attacco con una e le altre a ruota = stesso tempo/molte cose fatte.
eppoi voglio una vita lenta . alle file del supermercato preferisco di gran lunga i miei fornelli son un sottofondo musicale. ho visto troppe persone morire con mille rimpianti per non aver potuto dedicare del tempo a cose che avrebbero desiderato fare ma che non hanno fatto per lavorare il doppio del tempo e sfoggiare il tailleur haute couture. e vedo adesso persone che hanno superato la soglia della vecchiaia, ormai fossilizzate e rassegnate dopo aver passato vite intere dietro una scrivania. no, non ci sto. voglio respirare, voglio sentire l'odore della terra appena frollata, voglio guardare il mare senza dover consulatre l'orologio: non m'importa se addosso avrò una firma, uno scarabocchio o una maglia bucata. non m'importa se ho la stessa automobile da 12 anni..quando qualcuno me lo fa notare..gli chiedo di riflettere sul fatto che nel mondo miliardi di persone l'automobile non sanno neppure cos'è..e forse nemmeno la maglia!
scusate lo sfogo. ma vedo tanta , troppa gente che di questa crisi fa un alibi per piangersi addosso.
felice lungo week end.
(la famiglia sperimentale va nel salento)
al mio ritorno...





sabato 23 maggio 2015

signore posso offrire?

signore e signori, posso offrirvi un pasticcino?
sono buoni e non fanno ingrassare!
sono frutto degli avanzi di stoffa che ho utlizzato per i castini di pezza di qualche post in basso.
non sono simpatici? a me mettono allegria!
se mai mia figlia si deciderà a seguire il minimo sindacale in termini di catechismo e volesse fare la prima comunione penserei di imbottirli con ovatta profumata e donarli ai presenti.
potrei legarci intorno un sacchetto di iuta con qualche confetto. per ora li conservo per le fiere ed i mercatini. arrivo sempre in ritardo con quasi nulla da esporre, mi pento di aver fatto la cicala e spesso rinuncio per..mancanza oggetti:)
ho provato anche a cucirli a rovescio..ma rigirati non sembrano cupcakes!
un consiglio per chi volesse cucire in maniera shabby, lasciando i tagli a vista: passate una leggera mano di acqua e vinilica sui bordi..così non  sfilaccia!
poi..dato che c'ero..ispirata da una sacrosanta voglia di casa che mi assale normalmente il fine settimana..ho cucito ancora..


questa volta però ho profumato alla lavanda!

2 casine piccine picciò. decorate con corda grezza e bottoni fatti a mano dalla mia bimba in ceramica .
rifiniti con timbri e colori per stoffa.
siccome però non c'è due senza 3...allora vi auguro felicissima serata e scappo verso la mia necchi!!!

sabato 16 maggio 2015

indulge yourself!

con poco..ovviamente!
e cosa c'è di meglio di un fresco cous cous che allieta la calura di mezzogiorno?
questo è quello che ho preparato ieri. un tripudio di sapori e profumi, seguendo la ricetta di Karine, a metà siriana e che voglio condividere con voi.
intanto la preparazione:
con anticipo grigliare zucchine, melanzane, pomodori e cipolle in quantità desiderate.
io ho abbondato ;)
quindi lasciarle raffreddare e condirle con olio d'oliva e un pizzico di sale, facendole marinare per qualche ora.
in un pentolino mettere la stessa quantità volumetrica di acqua rispetto ai grani di cous cous.
aggiungere in ordine sparso: un peproncino, un pezzo di zenzero, delle foglie di menta, delle foglie di basilico e una spruzzata dia ceto e far bollire per qualche minuto.
lasciare tutto in pentola per cinque minuti, filtrare l'acqua e versarla sui grani (possibilmente in un piatto grande e concavo, non in una coppa)
quando i grani si sono raffreddati, separarli, rigorosamente con le mani.
quindi aggiungere le verdure ed un trito di basilico e menta preparato al momento..anche qui consiglio di abbondare!
riporre il piatto in frigorifero e consumare freddo.
anche il giorno seguente :)
buon appetito!

domenica 10 maggio 2015

alchimia

tra una mamma e le sue bambine c'è una incantevole alchimia. che non è soltanto nei noviluni  durante i solstizi: è sempre.
una mamma è sempre una mamma: inflazionato ma vero.
una mamma è responsabile dell'educazione e della formazione dei propri cuccioli.
..forse io ho esagerato...
le abitudini di casa, la prassi quotidiana, il rispetto estremo per la natura e per l'ambiente hanno generato dei regali per il mio giorno apprezzatissimi e molto particolari.
angelica ha voluto sperimentare l'alchimia dei colori e della sovrapposizione cromatica: ha creato per me un barattolo della calma: ha sovrapposto tinte naturali tenui e rilassanti, intercalate da qualche brillantino. barattolo di vetro, cotone e colorante alimentare...sarà che ultimamente la tensione di fine anno scolastico si fa sentire?
p.s. i bicchieri di carta sono recuperati da una festa di compelanno in ludoteca:)
arianna, invece, ha iniziato nei giorni scorsi foderando le vaschette per la frutta.
ha intrecciato degli scoobydoo fino a farli diventare un bracciale trendy e composto un fiore di carta.
ha anche (ri)scritto un biglietto recuperato dal suo compleanno.. tanto da farmi commuovere.

auguri mamme, auguri donne che amate i bambini, senza necessariamente essere madri.

venerdì 8 maggio 2015

lo yogurt autoprodotto (e decisamente migliorato!)

buondì. oggi ( partendo da ieri sera) produzione settimanale di yogurt. orami è prassi produrre yogurt, perchè le etichette di quello commerciale non sono per nulla confortanti: troppo zucchero e troppi grassi, per non parlare di coloranti e additivi.
questo yogurt autoprodotto, con delle accortezze e parecchi cambiamenti di percorso, è decisamente ..ottimo!
ottima la consistenza, densa e cremosa, bello il colore candido, gustoso nel sapore e non troppo acido.
come ho fatto (mixando le dritte del web):
ho portato a temperatura ambiente 1 litro di latte ed un vasetto di yogurt bianco (intero) a scadenza lunga e di ottima qualità
- questo solo la prima volta, perchè, per le volte successive il vasetto di yogurt lo avete già
ho fatto sobbollire il latte in una pentola di acciaio per 10 minuti. ho lasciato intiepidire (circa 20-30 minuti) e tolto la panna che nel frattempo si è formata in superficie
in una ciotola ho allungato lo yogurt con del latte ormai tiepido ed ho aggiunto al restante latte
ho riempito dei barattoli di vetro e li ho chiusi con il coperchio
ho messo i barattoli a riposare per una notte avvolti in una coperta di pile
ho trasferito i barattoli in frigorifero: dovrebbero durare..previo consumo selvaggio, fino a 10gg
lo yogurt può essere aromatizzato a piacere: io stamattina l'ho gustato con una composta di albicocche. ma è delizioso con il caffè, con l'orzo o con il miele, con la frutta fresca e con il cacao.
perchè produrre lo yogurt?
per mangiare di qualità certamente, ma anche per non produrre rifiuti: i barattoli potranno essere riutilizzati migliaia di volte!
buona giornata!

giovedì 7 maggio 2015

la cucina degli avanzi e la tavola dei prodigi

sempre più alla ricerca di novità sul piano dell'autoproduzione/zero rifiuti/decrescita, mi sono imbattuta in un sito che elogiava le proprietà dei semi di lino. ho voluto provare anche io! acquistati sfusi e messi in dispensa, ero quasi rassegnata a rimetterli nella terra quiando, ieri sera, mi son trovata con viandanti di passaggio alla ricerca di uno snack e la dispensa quasi vuota per incompatibilità, questa settimana, con gli orari del mercatino.
quindi, gli enigmisti avrebbero suggerito di aguzzare l'ingegno..ho calmissimamente aperto la dispensa e recuperato delle fette di pane raffermo (pane di casa di lievito madre)
ho preso , senza panico, una ciotola, ho rammollito il pane nel latte e l'ho frullato, ho aggiunto un uovo, della farina all'impasto e dei pomodorini secchi triturati.
ho formato delle polpettine irregolari e ..tocco di estro, li ho girati nei semi di sesamo e messi in forno caldo per 15 minuti.
una delizia..a detta degli ospiti!
accompagnati da una birra fresca ed aromatica, ho risolto il problema della merencena :)
siccome il pomeriggio aveva virato verso la lentezza della semplicità, della creatività e dell'operosità, non mi andava di rompere gli equilibri: le bambine mantenevano un inusuale armistizio ed arianna, in particolare, è stata investita da una piacevole vena creativa..che l'ha "costretta" quasi tutto il pomeriggio a foderare vaschette di plastica per farne dei contenitori per la cameretta.
 ..e devo dire che il lavoro, certosino è riuscito perfettamente!!
felice serata!


martedì 5 maggio 2015

guestpost: il sapone naturale di Renato "Soaphur"


buonasera a tutti! oggi, tanto per rimanere in tema di aoutoproduzione, di decrescita e di cura del corpo in maniera sana e naturale voglio parlarvi di Renato, un amico virtuale che mi ha gentilmente permesso di parlare di lui qui, nel mio blog!
Renato è una persona speciale, che crea saponi partendo da materiali di prima qualità, ma soprattutto è una persona che ama moltissimo il suo lavoro e che nel fare il sapone mette tutta la passione che serve per ottenere un ottimo prodotto, genuino e salutare. purtroppo al super, se ci fermassimo aleggere le etichette dei prodotti per la cura della persona, componenti come i parabeni ed i coloranti chimici, per non parlare degli schiumogeni altamente cancerogeni la fanno da padroni!
non vi trattengo oltre e vi lascio alla lettura dell'intervista che renato mi ha gentilmente inviato. in basso i contatti per chi volesse avere maggiorni informazioni sui suoi delizosi prodotti, testati personalmente e con grande soddisfazione!



Intervista | S(o)aphur - SaponiNaturali
Mi chiamo Renato, ma per motivi vari ho adottato il nome di Saphur che ormai mi identifica da tempo come fotografo, come giocatore e come “produttore” di sapone. Provengo da una famiglia semplice e vivo in  Campania. Sono innamorato dell'ambiente circostante, dell’arte e del creare qualcosa dal nulla.

Quando hai iniziato a realizzare questo tipo di artigianato?
Un tempo definito non lo posso definire, mi sempre è piaciuto realizzare lavori artigianali o bricolage. L’imprinting del liceo scientifico ha dato le basi per applicare le regole della chimica alla saponificazione e il lato dell’archeologo che è in me ha fatto si che iniziassi a cercare cose e ricette nuove da sperimentare e provare. Diciamo che da un anno circa si è trasformato da hobby in qualcosa di più.
Quale materiale o materiali principali utilizzi nel tuo artigianato?
Il prodotto principale è l'olio di oliva extravergine, con le sue proprietà emollienti per la pelle,  ma non solo c’è anche l’aggiunta, tra gli altri, di olio di cocco, di palma, di rosa, burro di cacao, burro di karite, spezie, fiori ed ovviamente immancabili gli olii essenziali. 
Il tuo colore preferito?
Mi piacciono i colori pastello, però se devo scegliere di solito tendo al rosso o blu.
Con che caratteristica ti piacerebbe che i tuoi prodotti venissero identificati?
Originalità prima di tutto, poi natura e cura di se stessi.

Credi che il prodotto che realizzi, in quanto a materiali e disegno, sia innovativo e originale?

In verità non credo di poter fare molte innovazioni nella mia produzione. Le mie creazioni sono basate su ricette centenarie, altre trovate in internet e sperimentate e poi modificate in base alle mie esigenze, Da sempre il processo seguito è stato quasi sempre lo stesso con poche variazioni. E' un processo semplice.
Originali però possono essere le ricette, così come cerco di rendere particolari anche il confezionamento e le etichette fatte con pregiata carta pegamena.

Diresti che i tuoi prodotti artigianali sono realizzati nel rispetto dell'ambiente?

 Indubbiamente si, dall'inizio fino alla fine di ogni pezzo.

Una riflessione sul significato del tuo lavoro? (Se non è tua, cita l'autore)

.... all'inizio si trattava di osservare e capire da vicino le reazioni chimiche. Unito poi all’aver creato un progetto da portare nelle scuole dove far vedere ai bambini come veniva fatto il sapone con la cenere come facevano le nonne. Poi fare il sapone si è convertito in qualcosa di unico e affascinante. Unire liquidi (come gli olii ma anche latte o alcol)  -forse direi meglio grassi-  all'idrossido di sodio e vederli trasformare in ciò che poi diverrà sapone.. trasformare quella sorta di crema in qualcosa di duro profumato e che avrò scelto io come sarà fatto.  Una cosa così semplice che diventa straordinaria e indescrivibile. 
 All'inizio ho unito solo un tipo di olio e prendevo nota  del risultato sapendo le sue caratteristiche, qualità e reazioni. Così ho cominciato a creare nuove ricette aggregando/mescolando nuovi oli e con il tempo mi sono reso conto della necessità di utilizzare oli più pregiati e difficili da reperire, più "esotici" per poter dare alle saponette quel qualcosa di più.  Tra parenti, amici, internet e sperimentazioni personali ho centinaia di ricette nel mio quaderno, la maggior parte mi ricordano la mia infanzia (il sapone all’olio d’oliva della nonna o la classica saponetta alla lavanda nel cassetto). Come tutti ho le mie ricette preferite alcune semplici altre più complicate ma comunque piene di soddisfazioni. Utilizzo sempre materie prime biologiche o comunque di ottima qualità, evito materiali scadenti come l’olio di colza o quelle sostanze aromatiche straniere che non fanno parte effettivamente della nostra tradizione. Unica eccezione per gli oli essenziali che esistono di tantissime fragranze e per trovare quella che più desidero sono costretto ad un mix di più oli essenziali insieme a volte anche stranieri come “tea tree” oppure “patchouli”

Per qualsiasi domanda o curiosità potete trovarlo:
Facebook: Soaphur – Saponi Naturali
Email: soaphur@gmail.com



sabato 2 maggio 2015

le streghe di salem

a me le streghe di salem, sia in versione storica che in versione cinematografica mi sono sempre state simpatiche!
ieri anche noi abbiamo girato il pentolone: niente code di rospo..e nemmeno ali di pipistrello, niente pozioni magiche, se non per il palato!
1 maggio: giornata dei lavoratori. al canonico picnic, la festività l'abbiamo interpretata alla lettera. abbiamo "lavorato" 27 chili di arance: sbucciate, denocciolate, spezzettate e messe nel pentolone:)


tra caffè, racconti più o meno evocativi, ci siamo divertiti..con un certo utile quantificato in 53 barattoli di marmellata. buona, dolce e succulenta, stamattina è stata inaugurata per colazione:)
arianna ha contribuito invece al confezionamento...
infatti, dopo una notte di riposo sottocoperta i barattoli stamattina erano pronti per il confezionamento: stoffe, corda ed etichetta!
e..giusto per non farci mancare niente di autoprodotto, ho preparato delle bottiglie di sciroppo di menta: grazie a gialla del blog http://www.giallatraifornelli.com/2012/05/sciroppo-di-menta-fatto-in-casa.html
ed alla sua deliziosa e strafacile ricetta. con un chilo di zucchero e 100 foglie di menta ho ottenuto quasi due litri di inebriante sciroppo di menta che ci terrà compagni nei prossimi mesi...anche se temo che finirà molto prima:)
perchè abbiamo autoprodotto lo sciroppo di menta e la marmellata?
  • per gustare prodotti di qualità
  • per risparmiare notevolmente del denaro. provate a farvi i conti..
  • per aiutare la natura riciclando vetro e stoffe
  • per non produrre spazzatura: i vasetti verranno riutilizzati!
  • per sperimentare il piacere della condivisione e della compagnia
felice fine settimana ;)